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16 giugno 2020

Estintori classe F per cucine, ristoranti e mense

Estintori classe F, per fuochi che coinvolgono oli da cucina o grassi. Vediamone le caratteristiche principali.

Estintori

Estintori di classe F: in quali incendi trovano applicazione e l’importanza della prevenzione

Gli incendi di classe F sono quelli che - come abbiamo detto - coinvolgono oli da cucina o grassi. Sebbene tecnicamente rappresentino una sottocategoria di fuochi causati da liquidi o gas infiammabili, si differenziano da quelli “convenzionali” a causa delle temperature estremamente elevate coinvolte. Mentre i liquidi infiammabili come la benzina di solito hanno un basso punto di infiammabilità, le sostanze oleose e i grassi richiedono temperature superiori a 340 °C per accendersi. Proprio per tale loro caratteristica speciale - il loro punto di infiammabilità più alto - questi elementi sono stati riconosciuti talmente importanti da essere categorizzati separatamente. Per la loro natura, dunque, gli incendi di classe F si verificano nelle cucine e nelle strutture di preparazione del cibo e la maggior parte di essi è dovuta ad atti di negligenza, come per esempio lasciare incustodite le pentole, non pulire olio e grasso dalle superfici e non cambiare regolarmente l'olio nelle friggitrici.
Se possedete o gestite la cucina di un ristorante o di un albergo, di una scuola, di un ospedale o di un'università, avete l'obbligo legale di proteggere la vostra proprietà e tutti coloro che vi risiedono dalla minaccia degli incendi del tipo di cui stiamo parlando.
È necessario che facciate tutto il possibile per rimuovere e ridurre i rischi associati alle procedure di cucina non sicure.
Ciò comporta l'esecuzione regolare di valutazioni esaurienti del rischio di incendio, la valutazione dei pericoli all'interno della cucina e la loro gestione efficace, nonché l'attuazione di procedure di sicurezza antincendio. Non va sottovalutata Inoltre la formazione di tutto il personale della cucina su pratiche di lavoro sicure.

Estintori di classe F: perché è importante utilizzare proprio questi e non altre tipologie

La maggior parte degli estintori ordinari non è adatta per i fuochi di classe F e, in alcuni casi, può anzi essere molto pericolosa: ad esempio, quelli ad acqua potrebbero creare un'esplosione e causare la dispersione dell'olio in fiamme e la diffusione del fuoco. Quelli a CO2 o quelli a polvere potrebbero fare più danni che benefici, al fuoco, alla vostra proprietà e all'operatore che li utilizza. Ecco perché sono stati specificamente sviluppati dispositivi per combattere gli incendi che coinvolgono sostanze oleose e grassi da cucina. Essi, infatti, contengono sali di potassio che raffreddano le fiamme e soffocano il contenuto di ossigeno del fuoco. L’obbligo di installare estintori classe F nelle cucine è stabilito anche nel DECRETO 8 novembre 2019


guarda il video utilizzo estintore classe F



Che cosa differenzia gli estintori da cucina dagli altri?

Vediamo più nel dettaglio le specifiche tecniche che differenziano gli estintori da cucina da agli tipi di dispositivi di soppressione delle fiamme. La caratteristica saliente sta nell’agente estinguente, ovvero la sostanza che fuoriuscendo dal dispositivo, permette di contrastare l’incendio. Esistono tre macro tipologie di agenti:
 ●    schiuma
 ●    polvere
 ●    CO2
Ognuno di questi agisce in maniera migliore o peggiore sulla matrice del fuoco. È quindi di vitale importanza conoscere prima di tutto quale possano essere gli elementi potenzialmente pericolosi ed infiammabili, come gli oli vegetali e animali nel caso delle cucine. In questo modo sarà più semplice fornire agli ambienti i giusti sistemi antincendio. Per i luoghi appena citati, sarà consono munirsi di estintori a schiuma poiché questa specifica fonte di fiamme è meglio sopprimibile con questo agente. Gli estintori da cucina erogano quindi un liquido schiumogeno diluito in acqua in percentuali che variano dal 1% al 10% a seconda dei casi. Le due parti sono già premiscelate e pronte all’utilizzo e la creazione della schiuma avviene per mezzo dell’aria che entrando all’interno dei forellini presenti sulla base della lancia, si mescola con il liquido producendo una soluzione schiumosa che verrà direzionata sulla zona interessata.


Serbatoio e peso: le caratteristiche degli estintori da cucina

Una ulteriore differenziazione tra apparecchi dipende dal materiale con il quale viene costruito il serbatoio di immagazzinamento dell'agente estinguente e il peso che ha il dispositivo pieno. Per prima cosa andiamo ad approfondire le qualità del serbatoio. Nel caso di estintori da cucina, questa parte viene solitamente realizzata in lamiera d’acciaio, che viene trattata in precedenza con prodotti anticorrosivi, o in alternativa è realizzata in acciaio INOX.
Per quanto riguarda il peso, questo è invece importante per stabilire se l’estintore possa essere trasportato da una sola persona o se sia necessario l’intervento di una seconda. Fino ai 20 kg, il dispositivo è maneggiabile individualmente previa comprensione del suo funzionamento, mentre dai 20 kg in su diviene indispensabile la presenza di qualcun’altro. La distinzione nel caso del peso è anche dovuta alla carrellabilità dell’estintore, che nei casi utilizzabili singolarmente non presenta supporto e ruote, mentre in quelli più pesanti si correla con una struttura carrellata che permette un più agevole trasporto.
La portata viene scelta in base all’utilizzo ed all’ambiente all’interno del quale verrà inserito. Viene da sé che più ampio sarà lo spazio a disposizione, maggiore sarà la capienza del serbatoio degli estintori da cucina, o in alternativa si potrà ricorrere al collocamento di più unità che possano coprire tutta l’area. Si consiglia di fornire le proprie cucine di dispositivi antincendio a bassa ed alta capacità, poiché i primi posso servire per estinguere un principio di incendio, mentre i secondi uno già sviluppato, ma ancora contenibile.

La norma UNI EN 2:2005 è la versione ufficiale in lingua italiana della norma europea EN 2 (edizione ottobre 1992) e dell'aggiornamento A1 (edizione ottobre 2004). Essa definisce le classi di fuoco secondo la natura del combustibile e con la sua approvazione è stata introdotta la nuova classe "F", ovverosia “quella relativa ai fuochi sviluppantesi in presenza di oli, grassi animali o vegetali quali mezzi di cottura e, più in generale, dipendenti dalle apparecchiature di cottura stessa”.Oggi, pertanto, parliamo degli estintori di classe F.

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Estintori classe F

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